La vocazione del capoluogo reggino non è solo quella di custodire il proprio passato, ma anche di affermarsi e proporsi come un vero e proprio spazio espositivo, attraverso i suoi luoghi più suggestivi. In  questa direzione rientra l’esposizione delle statue di Rabarama e, di recente, la scelta di affidare all’artista Edoardo Tresoldi, giovane scultore di fama internazionale, la realizzazione dell’installazione permanente “Opera”.

Quest’ultimo intervento prevede 46 colonne classiche di rete metallica, immerse ed in armonia con uno dei tratti più affascinanti del Lungomare Falcomatà.Il colonnato si mescola perfettamente con le sfumature del mare e il verde degli alberi, creando rapporti di luce ed ombra tra gli elementi che insistono in quell’area. L’illuminazione dal basso della sera, poi, enfatizza tali interazioni e crea un forte impatto visivo per chi lo visita.

L’incarico non è stato casuale; l’opera di Reggio Calabria, infatti, è soltanto l’ultima di una serie di progetti che hanno visto Tresoldi in giro per il mondo, e che gli sono valsi l’inserimento nella lista dei più importanti artisti under 30 europei da parte della rivista Forbes. Degna di nota ad esempio è l’opera di valorizzazione e conservazione della Basilica paleocristiana di Siponto, affidatagli dalla Soprintendenza archeologica della Puglia nel 2016. L’intervento, intitolato « Dove l’arte ricostruisce il tempo », ha suggellato il successo dell’artista con il riconoscimento da parte della critica internazionale. Non meno importante la sua partecipazione al festival di Coachella, in California, appuntamento imperdibile non solo per gli amanti della musica alternative ed elettronica, ma anche per chi ha il piacere di conoscere le tante installazioni scultoree ospitate. Adesso “Opera”; una creazione che, a pochi mesi dalla sua inaugurazione, rafforza giorno dopo giorno il legame con la città calabrese e diventa sfondo suggestivo delle passeggiate in riva al mare. Un piccolo giardino in cui si è concretizzata la scelta contemplativa dell’artista e che merita anche una piccola sosta, il poco tempo necessario per maturare la propria chiave di lettura, affacciandosi sullo splendido scenario dello Stretto di Messina.